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Vollmer VHybrid 260 definisce nuovi standard nelle tecnologie di elettroerosione. 2022-09-13
Alla panoramicaLo specialista di affilatura Vollmer ha potenziato la propria macchina per affilatura ed elettroerosione VHybrid 260, che raggiunge ora una qualità di superficie pari a 0,05 µm/Ra (valore micrometrico medio di rugosità) nell'elettroerosione di utensili in PCD (diamante policristallino). L'innovazione del processo è stata ottenuta grazie all'ottimizzazione del generatore di elettroerosione Vpulse. La soluzione opzionale V@ boost è progettata per punte o frese a partire da 1,0 millimetri di diametro. Questi utensili in PCD dai componenti di dimensioni molto piccole trovano impiego principalmente in settori quali l'automotive, la tecnologia medica, l'industria elettronica ed aerospaziale.
Gli utensili da taglio in PCD rappresentano attualmente un componente essenziale per numerosi e moderni processi di produzione industriale. Grazie alla loro durezza e resistenza all'usura, sono particolarmente adatti alla lavorazione di metalli leggeri, compositi di fibre, materiali duri e fragili e compositi di legno. L'affilatura di utensili in PCD presenta tuttavia sempre grandi sfide, anche per i produttori più esperti. Soprattutto quando gli utensili devono essere affilati o lucidati su varie superfici, dopo il processo di elettroerosione. Ciò comporta solitamente un'ulteriore fase di lavorazione con un impegnativo controllo del processo.
Generatore con controllo adattivo
Lo specialista in affilatura Vollmer, con sede a Biberach, è riuscito a migliorare in modo significativo il processo di erosione della sua macchina VHybrid 260, specifica per l'affilatura ed elettroerosione di utensili in un unico serraggio. Grazie al nuovo pacchetto performance per il generatore Vpulse EDM, è ora possibile raggiungere – per la prima volta – una qualità di superficie degli utensili in PCD fino a 0,05 µm/Ra (valore micrometrico medio di rugosità) durante il processo di elettroerosione con VHybrid 260 in funzionamento non presidiato. Grazie all'uso della tecnologia di controllo adattiva, insieme alla nota cinematica della macchina VHybrid 260, innovativa e robusta allo stesso tempo, questi valori possono essere raggiunti con i minimi livelli di scarica. In questo modo è possibile ottenere superfici finissime. I risparmi che si ottengono da processi molto costosi consentono ai produttori di utensili in PCD di operare in modo più redditizio, riducendo i costi di produzione, mentre l'utente finale trae beneficio da un utensile di migliore qualità e durata. In futuro sarà inoltre possibile produrre utensili in PCD solido in modo economico, anche nelle gamme di diametro più piccole.
VHybrid 260 in esposizione alla fiera AMB
Alla fiera AMB 2022 di Stoccarda, i visitatori interessati potranno vedere di persona allo stand Vollmer come si affilano utensili in PCD con la macchina affilatrice e ad elettroerosione VHybrid 260 in un unico ciclo. Il risultato visibile è una superficie a specchio, altrimenti possibile solo con complesse e costose operazioni di affilatura. Grazie alla soluzione V@ boost, l'elettroerosione potrà in futuro essere integrata come completo processo produttivo nella produzione di utensili. Con la VHybrid 260 i produttori di utensili possono effettuare le consuete lavorazioni in sicurezza e senza presidio dell’operatore.
Affilatura ed elettroerosione al 100 per cento
In linea di principio, la VHybrid 260 può essere impiegata per l'affilatura o l'elettroerosione sul 100% degli utensili in metallo duro e PCD, in un unico processo di lavorazione. Il funzionamento della VHybrid 260 è basato principalmente su una lavorazione a più livelli, realizzata tramite due mandrini disposti in verticale. Vollmer scommette qui sulla comprovata tecnologia della sua serie di macchine affilatrici VGrind. Con VHybrid 260, il mandrino inferiore è utilizzabile sia per l'affilatura che per l'elettroerosione, mentre il mandrino superiore serve esclusivamente all'affilatura.
Utensili standard e speciali possono essere affilati ed erosi in modo flessibile, cioè indipendentemente dal fatto che i pezzi grezzi siano in metallo duro, in PCD, o piastre in PCD brasate. La macchina è in grado di alloggiare utensili con diametri fino a 150 millimetri e lunghezze fino a 360 millimetri. La lavorazione non presidiata 24 ore su 24 è possibile grazie a diverse soluzioni di automazione: il magazzino a catena HC4 Plus può contenere, ad esempio, fino a 53 utensili HSK. E’ inoltre possibile sostituire in modo completamente automatico fino a otto mole di affilatura ed erosione, compresa l'alimentazione del refrigerante.
"Con la nostra nuova soluzione V@ boost, consentiamo ai produttori di utensili di espandersi nell'interessante mercato degli utensili in PCD di piccole dimensioni, che comprende settori quali l'automotive, la tecnologia medica, elettronica ed aerospaziale", afferma Jürgen Hauger, amministratore delegato del Gruppo Vollmer. "Inoltre, l'ultimo software booster è solo un primo passo verso ulteriori innovazioni di processo per la VHybrid 260. Il prossimo obiettivo è realizzare questa qualità di superficie anche per utensili PCD con diametri inferiori a 1,0 millimetri".
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